La sera del 30 aprile dalle 20 alle 24 e il primo maggio dal mattino fino alle ore 19.
Il collettivo sarà ospite del tradizionale rito della pianta in piazza (Piantar ël macc), usanza che i bajolesi hanno sempre onorato.
Un lungo albero tagliato poco prima in un bosco viene piantato nella piazza principale del paese e mantenuto per tutto il mese di maggio.
Questo in passato era un compito dei coscritti ma col tempo questa tradizione si era persa ed era stata ripresa dal Coro Bajolese nel 1982 abbinandola ad una festa della musica al 1° maggio dove ognuno poteva partecipare per cantare suonare ascoltare ballare; il tutto senza un programma preciso e vincolante.
La festa del 1° Maggio Cantato vuol continuare a far rivivere questa antica ospitalità della Gente di Bajo Dora e la semplicità di una festa dove basta la voglia di cantare, di suonare , di ballare, di ritrovarsi per stare bene insieme.
La sera del 30 aprile dalle 20 alle 24 e il primo maggio dal mattino fino alle ore 19.
Venire a cantar con noi.
Questo era l’invito che si poteva leggere sul primo ed unico manifesto che è stato fatto il 1° maggio 1982 per annunciare l’istituzione di questa festa annuale ideata dal Coro Bajolese e dal Centro Etnologico Canavesano.
Negli anni successivi non è stato necessario stampare manifesti ma è bastato il passa parola delle persone che hanno partecipato cantando, suonando, ballando o semplicemente ascoltando e facendosi coinvolgere in questa festa popolare così spontanea.
L’invito proseguiva dicendo:
potete venire da soli o in gruppo, con o senza divisa, con o senza accompagnamento strumentale, con o senza coreografie danzate. Importante è venire a cantare nelle piazze, nelle strade, nei cortili, nelle case, nelle cantine e in ogni altro luogo offerto dall’ospitalità della Gente di Bajo Dora.
Coloro che verranno devono essere logisticamente indipendenti, autosufficienti, provvisti di notevoli capacità di adattamento e di tanta fiducia nell’ospitalità locale.
Non c’è un programma stabilito ma solo questa traccia:
ritrovo nella serata del 30 aprile per PIANTARE ËL MÈ (piantare l’albero del maggio sulla piazza del paese); la serata prosegue poi nel salone del Coro Bajolese in via dei Ribelli 19 con uno o piu’ gruppi ospiti
Il 1° di maggio ritrovo in mattinata ai piedi dell’albero; canti, suoni, danze, divagazioni gastronomiche improvvisate per le vie, le piazze, i cortili del paese.
Quest’anno siamo alla 30ª edizione ma lo spirito della festa è rimasto immutato.
Ancora oggi non esiste un programma, non si sa esattamente chi verrà a cantare , a suonare e dove si fermerà anche se sono molti gli amici che non mancano mai.
I cori si muovono per il paese fermandosi nei cortili dove gli offrono da bere; lo stesso per i suonatori. Quelli però che hanno un repertorio da ballo si fermano in qualche piazza dove c’è un po’ di spazio per i ballerini.
Chi li vuole ascoltare deve andarseli a cercare seguendo dei canti e dei suoni che giungono da qualche portone o da qualche viuzza.
In passato, quando in paese c’era una delle poche feste che una vita contadina di fatica e di stenti poteva concedere ( una priorata, i coscritti, un matrimonio) il forestiero di passaggio veniva invitato anche lui a partecipare ai festeggiamenti.
Ecco, dopo tanti anni, la festa del 1° Maggio Cantato vuol continuare a far rivivere questa antica ospitalità della Gente di Bajo Dora e la semplicità di una festa dove basta la voglia di cantare, di suonare , di ballare, di ritrovarsi per stare bene insieme.
Maggiori informazioni:
Rete Italiana di Cultura Popolare sul 1° Maggio a Bajo Dora